Ondate di calore effetti sulla salute umana cenni giuridici
di Aldo DI GIULIO
Le osservazioni cliniche svolte in campo internazionale hanno evidenziato gli effetti negativi sulla salute umana nei periodi di ondate di calore con attenzione specifica verso i centri urbani per un rischio maggiore di mortalità, rispetto a coloro che vivono in ambienti rurali e suburbani. Le ondate di calore possono aggravare condizioni di salute di individui con patologie croniche preesistenti.
La calda estate del 2022.
Conferenza delle Nazioni Unite. Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore, così ha esordito il segretario generale dell’ONU, Antonio Gueterres alla Conferenza delle Nazioni Unite, Cop 27, sui cambiamenti climatici, sciorinando i dati ambientali del pianeta ha rammentato che la popolazione mondiale attraverserà una nuova soglia, nascerà l’8 miliardesimo membro della famiglia umana, le emissioni di gas serra continuano a crescere, le temperature globali continuano a salire e limitare il riscaldamento a 1,5°C richiede riduzioni profonde delle emissioni globali di gas serra per raggiungere emissioni nette globali entro il 2050. Tre miliardi e mezzo di persone vivono in paesi altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici(1).
World Meteorological Organization (WMO) La WMO rileva nel suo rapporto provvisorio dello stato del clima che le scarse precipitazioni nevose nel 2021/2022 hanno portato perdite record di massa glaciali in Svizzera con una perdita del 6% del volume di giaccio tra il 2021 e il 2022. La Cina ha avuto l’ondata di caldo più estesa e duratura, con la seconda estate più secca per precipitazioni inferiori alla media dal 20 al 50%. Piogge intense in Pakistan hanno determinato 7,9 milioni di persone sfollate e 1700 morti. L’Africa orientale ha subito precipitazioni inferiori alla media di quattro stagioni consecutive, la sequenza più lunga degli ultimi 40 anni. La Tunisia ha avuto il giugno più caldo con livelli record ad agosto e in Algeria gli incendi dal 16 al 18 agosto hanno causato 44 vittime. Il Pakistan con le piogge record di luglio e agosto ha registrato 1700 morti con 33 milioni di persone colpite e 7,9 milioni di persone sfollate (2). Ondate di caldo hanno investito l’Europa (2).
Gas serra Le concentrazioni dei tre principali gas serra, anidride carbonica, metano e protossido di azoto hanno raggiunto livelli record nel 2021. L’impatto dell’aumento delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera è in primo luogo sulle temperature globali. L’aumento annuale della concentrazione di metano è stato più alto mai registrato, il che è particolarmente significativo dato che il metano è più di 25 volte più potente dell’anidride carbonica nell’intrappolare il calore nell’ atmosfera. Nel 2021, l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati globali consolidati, l’anidride carbonica, CO2,ha raggiunto 415,7 ppm, il metano, CH4, 1908 ppb, il protossido di azoto (N2O) 334,5 ppb rispettivamente il 149%, 262%, e 124% dei livelli preindustriali (1750) (2).
Temperatura media globale. La temperatura media globale nel 2022 è attualmente stimata essere di 1,15 +/-0,13°C al di sopra della media del 1850-1900. Gli otto anni dal 2015 al 2022 saranno molto probabilmente gli otto anni più caldi mai registrati, con il 2022 che sarà molto probabilmente il 5° o il 6° più caldo (2).
Temperature ed eccesso di mortalità in Europa.
L’ OMS, rileva che le temperature elevate hanno gravi ripercussioni sulla salute umana. L’età, le condizioni mediche preesistenti e la privazione sociale sono fattori per cui l’uomo subisce esiti di salute più avversi alle temperature elevate. Gli effetti dell’esposizione possono essere correlati allo stress da caldo estremo, disidratazione o colpo di calore o indirettamente correlati, come un peggioramento delle condizioni cardiovascolari e respiratorie (3).Il vecchio continente secondo Eurostat (2bis), ha subito incrementi di temperatura con eccessi di mortalità nel mese di luglio 2022, del 16%, pari a circa 53000 decessi aggiuntivi rispetto alla media del 2016-2019. Grecia (+24), Spagna (+21) e Italia (+20) hanno registrato un aumento di punti percentuali del tasso di mortalità in eccesso rispetto al mese precedente.
L’organizzazione meteorologica mondiale, WMO, indica che l’Europa ha visto la più straordinaria ondata di caldo estivo nel mese di luglio. Il Regno Unito ha avuto il periodo da gennaio a settembre più secco dal 1976 con il termometro toccare 40,3°C a Coningsby il 19 luglio. La temperatura in Irlanda con 33°C il 18 luglio a Dublino, ha visto il suo massimo dal 1887. A nord dell’Inghilterra e nella Francia occidentale in numerosi luoghi la temperatura ha superato di oltre 3°C i record precedenti. Il caldo più esteso con 37,2°C, dal 1947, si è avuto il 21 luglio in Svezia a Malilla. Le stime di mortalità dovute al caldo indicano 2800 morti nel Regno Unito, considerando quelli di età ≥ a 65 anni, 4500 in Germania, 11000 in Francia (2). Il Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio, DEP, informa che l’Europa nella estate scorsa ha riscontrato temperature superiori di +1,3°C rispetto alla media climatica di giugno-agosto 1991-2020. L’Italia ha rilevato nella estate 2022 una anomalia positiva di temperatura massima +2,3°C seconda solo alla estate del 2003.
SiccitàUccle in Belgio, da gennaio ad agosto ha visto il trend più secco dal 1976. La Francia sudoccidentale è stata avversata dagli incendi con oltre 62000 ettari bruciati. La Germania con tre stati centro occidentale ha subito l’estate più siccitosa mai rilevata. L’anno idrologico in Portogallo (ottobre-settembre) è stato il terzo anno più secco di sempre. La siccità ha colpito molte parti del Vecchio Continente quando fiumi come il Reno, la Loira e il Danubio sono scesi a un livello estremamente basso. La Svizzera ha avuto perdite record di massa glaciale con il 6% perso tra il 2021 e il 2022. La siccità maggiore ha colpito il Marocco da quaranta anni ai giorni nostri. Il sud-ovest asiatico ha subito una rilevante aridità, in particolare l’Iran e l’Iraq (2).
Ondate di calore
L’organizzazione mondiale della sanità, OMS, nel suo rapporto segnala che uno studio recente ha esaminato 100 anni di dati (1917-2016) e ha rilevato tendenze in aumento significative nelle frequenze, intensità e durata delle ondate di calore nella maggior parte dell’Asia centrale e soprattutto negli ultimi 50 anni nell’Asia centro-occidentale. In Georgia, una analisi statistica ha dimostrato un aumento significativo del numero, dell’intensità e della durata di ondate di calore a bassa e alta intensità. I dati indicano che la frequenza e la durata delle ondate di calore sono aumentate nella parte occidentale della Turchia tra il 1965 e il 2006. Altre parti della regione europea dell’OMS, compresa la maggior parte dei paesi del bacino del Mediterraneo, hanno osservato un aumento delle ondate di calore, come Israele, dove le temperature hanno toccato livelli record nel maggio 2019. Un altro esempio chiaro ed estremo è stata l’ondata di calore del giugno 2020 in Siberia, inclusa la temperatura record di 38°C a Verkhoyansk (3). L’ Italia, secondo quanto osservato dal Dipartimento di Epidemiologia, DEP, della Regione Lazio, ha subito tre ondate di calore, la prima di più lunga durata, tra il 26 giugno e il 7 luglio che ha interessato il centro-sud, la seconda da metà luglio fino a fine mese che ha coinvolto tutto il paese e una terza ondata più breve la prima settimana di agosto (6).
Longevità della popolazione UE. L’OMS informa “che la regione europea sta invecchiando, con l’età media della popolazione nei paesi della UE che è aumentata di 4,2 anni tra il 2002 e il 2017 e la percentuale di persone di età pari o superiori a 65 anni è aumentata del 2,4% nell’ultimo decennio (Eurostat 2018). L’urbanizzazione aumenta l’esposizione al calore. sebbene gli Stati membri dell’Europa Orientale e dell’Asia centrale abbiano una popolazione complessivamente più giovane(3) .
Proiezioni in Europa per decessi dal caldo.L’OMS in una valutazione sulla regione Europea ha previsto in due scenari diversi un eccesso complessivo di 46690 e 117333 decessi prematuri per il periodo 2071-2099, oltre ai 16303 decessi aggiuntivi stimati nel periodo storico. I paesi mediterranei e quelli della parte orientale sarebbero i più colpiti dal caldo e con un impatto nontrascurabile si avrebbe comunque nei paesi continentali settentrionali”(3) .
L’Italia al centro del Mediterraneo è considerata un hot-spot con le temperature locali che superano più rapidamente delle medie globali. L’aumento delle temperature, l’invecchiamento della popolazione con le implicite criticità sanitarie, l’urbanizzazione intensa, la densità autoveicolare rappresentano effetti negativi per la salute umana. La morfologia del territorio delle città con l’habitat fortemente antropizzato mostra una isola di calore, con riflessi nocivi maggiori per l’uomo. La densità edilizia elevata, l’orografia del suolo impermeabilizzato, la minore ventilazione di aria ambiente, i ridotti spazi verdi, in aggiunta alle emissioni di gas autoveicolari, l’uso non corretto dell’aria condizionata per uso domestico e ufficio, rappresentano fattori che inibiscono la dispersione di calore.
Fonte: Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio
Calore e salute. L’Istituto Superiore di Sanità, ISS, afferma che con l’aumento delle temperature si ha un impatto sulla salute dell’uomo con l’inasprirsi di condizioni mediche preesistenti, malattie cardiovascolari e respiratorie, danni renali, salute mentale e disturbi comportamentali. Gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati, gli indigenti, i lavoratori che lavorano all’aperto o in ambienti non refrigerati sono i soggetti maggiormente al rischio. L’ISS definisce le ondate di caldo in linea come un periodo di almeno due giorni in cui la temperatura minima e la massima giornaliera sono superiori al 95° percentile del periodo osservato nel periodo 1986-2005, con una risoluzione geografica di 0,25x0,25 gradi. Gli studi dell’ISS sugli effetti del caldo hanno osservato un costante aumento dei giorni-persona di esposizione alle ondate di caldo degli adulti >65 anni in Italia, con una media di circa 100 milioni di giorni-persona in più di esposizione alle ondate di caldo all’anno, nel periodo 2010-2020 rispetto al trend di riferimento 1986-2005(4).
Fisiologia dello stress termico.Il nostro corpo reagisce al caldo con un aumento della vasodilatazione e attraverso il sudore sulla pelle che evaporando tende ad abbassare il calore del corpo. Il cervello regola queste risposte fisiologiche che potrebbero essere influenzate dalla disidratazione, i metaborecettori e le citochine. La disidratazione riduce il volume del sangue che può inasprire lo sforzo cardiovascolare e portare anche a danni renali. La ridistribuzione e l’aumento del flusso sanguigno alla pelle, dovuto alla vasodilatazione cutanea, aumenta la richiesta di ossigeno coronarico, diminuendo la pressione di riempimento del cuore e ciò richiede al cuore di pompare più velocemente. Per le persone con patologie cardiache preesistenti, se il cuore non riesce a svolgere questa risposta in modo soddisfacente, può portare spasmo e un prolungato stato di sofferenza può determinare ischemia cardiaca, infarto e al collasso cardiovascolare(5) .
Persone anziane.Gli anziani sono soggetti a rischio per meccanismi termoregolatori alterati, limitata sudorazione e flusso sanguigno cutaneo, con disidratazione cronica, malattie croniche multiple, cardiopolmonari, diabete, uso di farmaci, disabilità, non autosufficienza e possibile isolamento sociale. Malattie neurodegenerative come la demenza e il morbo di Parkinson che sono associate alla vecchiaia sono state identificate come fattori di rischio, con evidenza dei ricoveri durante le ondate di caldo(3) .
Bambini.In estatee durante le ondate di caldo neonatie bambini sono particolarmente vulnerabili alla disidratazione e allo stress da calura, a causa del maggiore rapporto superfice corporea/volume. Inoltre i bambini hanno una capacità di adattamento alla temperatura meno efficiente rispetto agli adulti. Il calore è stato associato anche a un aumento delle visite al pronto soccorso e ai ricoveri ospedalieri per malattie pediatriche, malattie respiratorie, gastroenteriti, malattie renali e malattie del sistema nervoso tra i bambini. Le malattie gastrointestinali legate ai batteri tra i bambini è anche più probabile che aumentino con le alte temperature. I sintomi dell’asma peggiorano con l’aumento delle temperature(3) .
Fonte: Vincenzo Molinaro, Fisiopatologia della termoregolazione in ambienti caldi e freddi cenni di sorveglianza sanitaria, 7 giugno 2022. Inail, DIMEILA.
Donne in gravidanza.Il caldo èstato identificato come un fattore di rischio per esiti avversi al parto come basso peso alla nascita e parto prematuro. Durante la gravidanza, le donne possono essere più suscettibili allo stress dalla temperatura a causa dell’aumento del peso corporeo, che aumenta la sensazione del caldo e riduce la capacità di perdere calore attraverso la sudorazione. Il feto aggiunge anche la sua composizione corporea e il tasso metabolico che alterano ulteriormente lo stress dal caldo alla madre. La difficoltà di termoregolazione e disidratazione tra le donne in gravidanza può causare una diminuzione del flusso sanguigno uterino che può innescare il travaglio (3).
Il dipartimento di epidemiologia, DEP, della Regione Lazio, ha studiato gli eccessi di mortalità e della variazione percentuale sulla popolazione maggiore di 65 anni, dal 16 maggio al 16 settembre, su 49 città, in attuazione al piano di prevenzione del Ministero della Salute dalle ondate di calore.
Mortalità osservata e attesa, stima dell'eccesso osservato e della variazione percentuale, sulla popolazione maggiore+ 65 anni, 15 maggio 15 settembre, 2022, su 49 città. |
|||||||
Città |
Decessi totali |
Osservati |
Attesi |
Osservati-Attesi |
% percentuale |
p.value |
|
Bolzano |
339 |
310 |
270 |
40 |
15 |
0.022 |
|
Trento |
328 |
299 |
271 |
28 |
10 |
0.105 |
|
Aosta |
142 |
129 |
108 |
21 |
19 |
0.067 |
|
Torino |
3110 |
2862 |
2342 |
520 |
22 |
<0.001 |
|
Novara |
335 |
308 |
258 |
50 |
19 |
0.005 |
|
Milano |
4072 |
3713 |
3185 |
528 |
17 |
0.001 |
|
Bergamo |
421 |
384 |
288 |
96 |
33 |
<0.001 |
|
Brescia |
627 |
571 |
500 |
71 |
14 |
0.003 |
|
Verona |
772 |
716 |
693 |
23 |
3 |
0.382 |
|
Vicenza |
366 |
337 |
315 |
22 |
7 |
0.239 |
|
Padova |
864 |
792 |
696 |
96 |
14 |
0.001 |
|
Venezia |
1103 |
1010 |
910 |
100 |
11 |
0.002 |
|
Trieste |
814 |
731 |
696 |
35 |
5 |
0.193 |
|
Genova |
2689 |
2479 |
2199 |
280 |
13 |
<0.001 |
|
Piacenza |
409 |
367 |
301 |
66 |
22 |
0.001 |
|
Ferrara |
572 |
521 |
508 |
13 |
2 |
0.581 |
|
Reggio Emilia |
407 |
369 |
392 |
-23 |
-6 |
0.239 |
|
Modena |
639 |
583 |
541 |
42 |
8 |
0.080 |
|
Bologna |
1357 |
1255 |
1139 |
116 |
10 |
0.001 |
|
Ravenna |
581 |
548 |
463 |
85 |
18 |
<0.001 |
|
Forli |
362 |
341 |
296 |
45 |
15 |
0.015 |
|
Rimini |
602 |
553 |
404 |
150 |
37 |
<0.001 |
|
Prato |
614 |
558 |
467 |
91 |
19 |
<0.001 |
|
Firenze |
1321 |
1215 |
1082 |
133 |
12 |
<0.001 |
|
Livorno |
667 |
622 |
544 |
78 |
14 |
0.002 |
|
Ancona |
347 |
316 |
285 |
31 |
11 |
0.077 |
|
Perugia |
479 |
434 |
470 |
-36 |
-8 |
0.087 |
|
Terni |
443 |
412 |
375 |
37 |
10 |
0.070 |
|
Viterbo |
221 |
206 |
178 |
28 |
16 |
0.048 |
|
Rieti |
152 |
136 |
125 |
11 |
9 |
0.346 |
|
Civitavecchia |
139 |
125 |
129 |
-4 |
-3 |
0.0734 |
|
Roma |
9207 |
8268 |
7273 |
995 |
14 |
<0.001 |
|
Frosinone |
143 |
129 |
100 |
29 |
28 |
0.012 |
|
Latina |
379 |
334 |
254 |
80 |
31 |
<0.001 |
|
Pescara |
431 |
386 |
327 |
59 |
18 |
0.003 |
|
Campobasso |
165 |
153 |
105 |
48 |
45 |
<0.001 |
|
Napoli |
3239 |
2774 |
2453 |
321 |
13 |
<0.001 |
|
Salerno |
482 |
445 |
394 |
51 |
13 |
0.016 |
|
Potenza |
247 |
230 |
164 |
66 |
40 |
<0.001 |
|
Foggia |
475 |
424 |
389 |
35 |
9 |
0.089 |
|
Bari |
1014 |
898 |
764 |
134 |
18 |
<0.001 |
|
Taranto |
560 |
494 |
421 |
73 |
17 |
0.001 |
|
Catanzaro |
293 |
260 |
195 |
65 |
33 |
<0.001 |
|
Reggio Calabria |
645 |
577 |
463 |
114 |
25 |
<0.001 |
|
Palermo |
2202 |
1953 |
1609 |
344 |
21 |
<0.001 |
|
Catania |
1098 |
958 |
746 |
212 |
28 |
<0.001 |
|
Siracusa |
405 |
375 |
293 |
82 |
28 |
<0.001 |
|
Sassari |
396 |
354 |
296 |
58 |
20 |
0.002 |
|
Cagliari |
496 |
452 |
367 |
85 |
23 |
<0.001 |
|
Totale |
47171 |
42666 |
37044 |
5622 |
15 |
<0.001 |
|
Nord |
20911 |
19178 |
16775 |
2403 |
14 |
<0.001 |
|
Centro-Sud |
26260 |
23488 |
20269 |
3219 |
16 |
<0.001 |
|
Fonte: Dipartimento di Epidemiologia Regione Lazio, ASL RM1, Regione Lazio. Sintesi risultati estate 2022. Ministero salute, ccm. Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore. |
|||||||
Il sistema di monitoraggio giornaliero dei decessi imputabili al caldo estremo, su 49 città del Paese, ha messo a fuoco un impatto sulla salute della popolazione anziana, +65, dato dalle elevate temperature estive. Nei quattro mesi di osservazione (15 maggio-15 settembre) l’incremento totale è stato di 5622 decessi con aumenti di 3219 nel Centro Sud e 2403 nel Nord. La variazione percentuale di decessi riscontrati rispetto agli attesi è stata simile, 14% al Nord e 16% al Centro Sud.
L’analisi della mortalità per mese, segnala che nel mese di luglio, in coincidenza con le alte temperature si ha un eccesso di mortalità.
Fonte: Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio, proprio grafico.
L’osservazione della mortalità in eccesso per il caldo ha evidenziato che, per la popolazione anziana superiore agli 85 anni, non c’è differenza di residenza fra il nord e il centro sud, 21% di variazione percentuale fra i decessi attesi e quelli osservati. Nelle classi di età fra i 65 e 74 anni, nonché fra i 75-84 anni, appare maggiore la mortalità in eccesso al centro-sud rispetto al nord.
Fonte: Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio, proprio grafico.
Il monitoraggio svolto sulle temperature e sui decessi anticipati che ne conseguono in caso di caldo estremo per la salute umana, suggeriscono di adottare misure di prevenzione e di mitigazione sia per l’ambiente esterno e interno.
Stima della variazione percentuale dei decessi osservati rispetto all'atteso su 49 città nell'estate 2022. |
|||||||||||
Città |
16-31 Maggio |
Giugno |
Luglio |
Agosto |
1-16 Settembre |
||||||
Osservati |
variazione per.le % |
Osservati |
variazione per.le % |
Osservati |
variazione per.le % |
Osservati |
variazione per.le % |
Osservati |
variazione per.le % |
||
Bolzano |
32 |
5 |
73 |
8 |
99 |
53 |
77 |
9 |
29 |
-20 |
|
Trento |
36 |
8 |
66 |
4 |
88 |
24 |
71 |
11 |
38 |
-4 |
|
Aosta |
14 |
-17 |
28 |
2 |
41 |
41 |
34 |
56 |
12 |
-9 |
|
Torino |
350 |
12 |
635 |
12 |
891 |
44 |
657 |
17 |
328 |
16 |
|
Novara |
39 |
4 |
75 |
16 |
98 |
45 |
65 |
11 |
31 |
5 |
|
Milano |
440 |
0 |
832 |
4 |
1041 |
30 |
960 |
29 |
437 |
9 |
|
Bergamo |
31 |
-21 |
91 |
37 |
115 |
47 |
97 |
44 |
50 |
32 |
|
Brescia |
82 |
46 |
111 |
-7 |
175 |
34 |
139 |
6 |
64 |
0 |
|
Verona |
96 |
7 |
159 |
0 |
199 |
11 |
179 |
3 |
87 |
-8 |
|
Vicenza |
42 |
-2 |
82 |
-1 |
86 |
6 |
91 |
27 |
36 |
-2 |
|
Padova |
105 |
17 |
194 |
19 |
205 |
21 |
193 |
8 |
95 |
0 |
|
Venezia |
124 |
3 |
242 |
14 |
257 |
16 |
259 |
7 |
128 |
13 |
|
Trieste |
95 |
8 |
156 |
-4 |
198 |
17 |
177 |
-6 |
102 |
18 |
|
Genova |
291 |
2 |
529 |
-4 |
690 |
28 |
661 |
19 |
308 |
13 |
|
Piacenza |
49 |
22 |
86 |
22 |
87 |
12 |
92 |
29 |
53 |
29 |
|
Ferrara |
50 |
-27 |
122 |
4 |
153 |
20 |
135 |
2 |
61 |
-4 |
|
R. Emilia |
44 |
-17 |
75 |
-23 |
115 |
17 |
85 |
-15 |
50 |
16 |
|
Modena |
81 |
14 |
134 |
-1 |
156 |
25 |
140 |
-2 |
72 |
8 |
|
Bologna |
156 |
6 |
282 |
1 |
350 |
25 |
321 |
13 |
146 |
-2 |
|
Ravenna |
71 |
15 |
119 |
11 |
145 |
23 |
150 |
29 |
63 |
6 |
|
Forli |
34 |
-18 |
51 |
-27 |
125 |
70 |
91 |
19 |
40 |
13 |
|
Rimini |
74 |
60 |
105 |
9 |
122 |
20 |
158 |
60 |
94 |
57 |
|
Prato |
74 |
21 |
124 |
7 |
151 |
24 |
154 |
30 |
58 |
11 |
|
Firenze |
151 |
8 |
263 |
-2 |
376 |
34 |
306 |
18 |
132 |
-10 |
|
Livorno |
66 |
-6 |
146 |
14 |
169 |
19 |
169 |
24 |
82 |
9 |
|
Ancona |
42 |
22 |
80 |
12 |
75 |
-3 |
89 |
28 |
32 |
-7 |
|
Perugia |
58 |
-8 |
107 |
-4 |
124 |
-1 |
104 |
-6 |
47 |
-31 |
|
Terni |
53 |
-2 |
100 |
13 |
132 |
39 |
78 |
-16 |
52 |
9 |
|
Viterbo |
24 |
5 |
42 |
6 |
68 |
50 |
44 |
-1 |
31 |
11 |
|
Rieti |
17 |
-8 |
28 |
-7 |
32 |
-16 |
40 |
52 |
19 |
61 |
|
Civitavecchia |
14 |
-17 |
30 |
-6 |
39 |
14 |
30 |
-13 |
12 |
5 |
|
Roma |
1014 |
7 |
1910 |
7 |
2393 |
28 |
2005 |
11 |
1030 |
9 |
|
Frosinone |
13 |
-4 |
28 |
14 |
32 |
28 |
35 |
26 |
22 |
123 |
|
Latina |
38 |
15 |
74 |
17 |
102 |
54 |
73 |
30 |
49 |
32 |
|
Pescara |
62 |
67 |
86 |
6 |
101 |
19 |
103 |
20 |
41 |
-10 |
|
Campobasso |
20 |
61 |
38 |
54 |
45 |
62 |
33 |
18 |
19 |
35 |
|
Napoli |
346 |
11 |
657 |
16 |
770 |
25 |
684 |
11 |
373 |
-8 |
|
Salerno |
61 |
26 |
97 |
-2 |
133 |
33 |
102 |
3 |
54 |
10 |
|
Potenza |
36 |
98 |
54 |
29 |
62 |
37 |
52 |
39 |
27 |
20 |
|
Foggia |
61 |
37 |
97 |
13 |
117 |
11 |
98 |
-5 |
59 |
4 |
|
Bari |
132 |
38 |
186 |
0 |
250 |
28 |
227 |
22 |
116 |
1 |
|
Taranto |
60 |
15 |
114 |
21 |
150 |
30 |
124 |
15 |
50 |
-11 |
|
Catanzaro |
36 |
37 |
57 |
38 |
78 |
36 |
57 |
21 |
39 |
39 |
|
R. Calabria |
69 |
21 |
139 |
32 |
157 |
31 |
138 |
16 |
76 |
21 |
|
Palermo |
225 |
11 |
461 |
20 |
537 |
31 |
476 |
16 |
284 |
26 |
|
Catania |
113 |
14 |
238 |
29 |
266 |
39 |
220 |
18 |
138 |
44 |
|
Siracusa |
46 |
19 |
101 |
41 |
95 |
31 |
87 |
17 |
49 |
27 |
|
Sassari |
41 |
9 |
68 |
-2 |
110 |
38 |
89 |
17 |
54 |
37 |
|
Cagliari |
51 |
14 |
102 |
7 |
131 |
42 |
113 |
22 |
60 |
29 |
|
Stima media % |
107 |
13 |
197 |
10 |
248 |
28 |
216 |
17 |
109 |
14 |
|
Fonte: Dipartimento Epidemiologia ASL RM1 Regione Lazio. Ministero salute, ccm. Piano operativo nazionale sugli effetti dalle ondate di calore . |
|||||||||||
Ondate di calore-coronavirus.
Le istituzioni si interrogano sul rischio connesso dalle ondate di calore e dal coronavirus.
Il nostro Paese registra un fattore di rischio in diminuzione dal virus ma in Cina si osserva unanuova ondata di casi di COVID-19 e secondo alcune stime degli esperti si prevedono 65 milioni di nuovi casi a settimana entro fine giugno.A destare preoccupazione è l'elevata trasmissibilità di tali varianti, addirittura superiori a Omicron, senza tuttavia cambiamenti significativi in termini di patogenicità. Il centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) chiamato al riguardo afferma che è probabile che l'attuale ondata di casi segnalata in Cina sia dovuta alla comparsa nel paese di varianti del tipo XBB.1.5 nel corso delle ultime settimane. Il precedente incremento delle infezioni registrato a gennaio 2023 è avvenuto dopo l’allentamento delle misure non farmaceutiche che aveva consentito una massiccia diffusione delle sottovarianti Omicron BA.5.2 e BF.7. Le varianti del tipo XBB.1.5 sono caratterizzate da mutazioni in grado di sfuggire alla risposta immunitaria mediata gli anticorpi sviluppati nei confronti delle varianti precedentemente circolanti. Nell'UE/Nello Spazio economico europeo (SEE) è già stata registrata un'ampia circolazione delle sottovarianti Omicron del tipo XBB.1.5, ora dominanti nell'UE/nel SEE. L'ondata di infezioni segnalata in Cina non è pertanto determinata da una nuova variante e non dovrebbe produrre altri nuovi effetti sulla situazione epidemiologica nell'UE/nel SEE. (Interrogazione di Stefania Zambelli con risposta di Stella Kyriakides al Parlamento Europeo E- 001619/2023).
Ministero della salute. Sorveglianza ondate di calore.
Il monitoraggio del sistema di previsione/allarme dell’Heat Health Watch Warning System (HHWW Systems), con i bollettini sulle ondate di calore disponibili sul Portale del Ministero della Salute è prezioso per l’individuazione di 4 possibili livelli di rischio:
• Livello 0: rappresenta condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione.
• Livello 1: di preallerta, indica condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore.
• Livello 2: indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili
• Livello 3: condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tale sistema consente un monitoraggio tempestivo degli effetti sulla salute in presenza di condizioni climatiche avverse.
Attività lavorative esposte al rischio del caldo
La possibilità del rischio dal caldo aumenta quando si svolge un'attività fisica intensa. Tutte le lavorazioni che si possono svolgere all’aperto: edili e stradali, agricolo forestali, marittime e portuali, stabilimenti petrolchimici, cave, attività di movimentazione e logistica all’aperto, attività di emergenza, soccorso e pubblica sicurezza, rifornimenti di carburante, manutenzioni di linee elettriche, idrauliche, piscine, operatori ecologici etc.; le lavorazioni indoor condizionate dalle temperature a cui si deve svolgere il processo produttivo, ad esempio in prossimità di forni di essiccazione, forni fusori, produzione ceramiche, caseifici, cucine, etc; le attività lavorative che necessitano per il loro svolgimento dell’adozione di particolari dispositivi di protezione individuale, ad esempio l’attività di rimozione di amianto; le lavorazioni che richiedono elevato impegno fisico; le lavorazioni che si svolgono in ambienti le cui le condizioni termiche sono influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne e/o risentono fortemente di una progettazione edilizia, o di layout non favorevole al raggiungimento di una situazione di comfort (Regione Emilia Romagna). A tutela del lavoratore occorre valutare sia le condizioni ambientali, temperatura dell'aria, umidità, ventilazione, tipo di abbigliamento e livello di attività fisica, con le patologie croniche specifiche come l'obesità, malattie cardiovascolari, diabete, BPCO (Regione Lombardia). Una migliore prevenzione valuta oltre al controllo della temperatura (agente fisico) anche il livello di inquinamento atmosferico (agente chimico), NO2, PM10, Ozono.
Cenni giuridici .
Il legislatore dovrebbe approfondire l’aumento del rischio dal calore sulla scorta degli ultimi decessi dalle ondate di calore. La scorsa estate in Europa ha visto circa 61.672 morti attribuibili al caldo, l’Italia è risultata la prima (18.010), seguita da Spagna (11.324) e Germania (8.173) (fonte Ecocittà, Nature Medicina). La normativa specifica (d.lgs 81/08), agli articoli 91 e 92 (Obblighi dei coordinatori) e articolo 96 (Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti), sebbene non trattino specificamente questo fattore, prevede comunque l'obbligo di valutare i rischi e adottare adeguate misure generali di tutela da parte del datore di lavoro (art. 15 e 28), (Regione Lombardia). Il d.lgs 81/08 sul tema può essere di ausilio. Un ruolo fondamentale è svolto dal medico competente (art.25) in cui afferma che collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Il medico competente effettua la sorveglianza sanitaria con la visita medica preventivaintesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica e con lavisita medica periodicaper controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio (art.41). Il medico competente può incorrere in sanzioni in caso di violazione alle norme (art.58). Un ruolo importante lo gioca il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali (art.33) che provvede all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive. La vigilanza sul luogo di lavoro è di spettanza della ASL competente per territorio econ provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente.
Bibliografia: 1-ONU Conferenza delle parti, COP 27, 20 novembre 2022. Osservazioni del Segretario generale, versione anticipata, 7/11/2022; 2-World Meteorological Organization, Stato provvisorio dell’ONM 2022, pagg. 3,4,5,18,19; 3-WHO Calore e salute nell’OMS Regione Europea, pagg.6,7,10,14,101; 4-Rapporti ISTISAN 21/20. Mitigation of climate cange and health prevention in Italy: the co-benefits policy, P.Vineis+13 autori, pagg.6-29; 5-The Lancet.com Vol.398 21 agosto 2021,Kristie I.Ebi+14 autori; 6-Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio. Risultati dei sistemi di allarme (HHWWS). Sintesi risultati estate pagg.4,5,11,14,15,16.
A cura di Aldo Di Giulio.
Già Arpa Lazio
Collaboratore Polizia Locale di Roma Capitale, SPE, ufficio di P.G.