Stop al Decreto Legislativo in Campo Ambientale
di M. Picca
Il Consiglio dei Ministri, il 30 giugno 2006, ha dato il via libera al Decreto Legislativo con il quale si dettano le procedure e i tempi di attuazione della sospensiva del devastante Codice dell'Ambiente.
Ormai è ufficiale: il governo Prodi modificherà il codice dell'ambiente approvato dal governo Berlusconi, e voluto fortemente dal Ministro Matteoli, nella scorsa legislatura.
“Modificheremo tutto”, così si sbilancia il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, lasciando palazzo Chigi, e successivamente poi specifica: “in particolare ci sarà attenzione per gli articoli 3 e 4 relativi all'acqua, alle bonifiche e ai rifiuti".
Per Legambinete, sempre in prima fila contro questo devastante codice ambientale, è solo il primo passo ma appare assai soddisfacente: la sospensione dell'entrata in vigore di parte del codice dimostra che esiste una forte volontà del governo Prodi di modificare il codice dell'ambiente.
E’ stato fissato un termine: il 31 gennaio 2007. Entro questo termine dovranno essere approvate tutte le modifiche, integrazioni o correttivi alla normativa ambientale (contenuti nel decreto legislativo 152/2006) E in particolare entro il 30 novembre 2006 si dovranno abrogare o modificare le parti 3 e 4 (acqua e rifiuti) mentre entro il 31 gennaio 2007 dovrà essere riscritto tutto il resto. Per quanto riguarda le Autorità di Bacino saranno prorogate fino al 31 dicembre 2006
Inizierà la prossima settimana l'iter per rendere operativo il decreto legislativo varato dal Consiglio dei ministri. Per il provvedimento e' necessario un passaggio alla Stato - regioni e nelle commissioni parlamentari.