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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Urbanistica.Natura dell'ordine di demolizione

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 07 Luglio 2025
Visite: 1347

Cass. Sez. III n. 23457 del 24 giugno 2025 (CC 16 apr 2025)
Pres. Ramacci Rel. Noviello Ric. PM in proc. B.
Urbanistica.Natura dell'ordine di demolizione

L'ordine di demolizione è disegnato dal Legislatore come assunto in un quadro di garanzie che trovano immediata esplicazione nel contraddittorio del processo e nel contempo, esaurendosi in quella sede la tutela dei contrapposti interessi - privati e pubblici -, la demolizione consegue per scelta Legislativa necessariamente, ossia inevitabilmente, all'accertamento penale della abusività dell'opera, di cui costituisce oggettiva quanto ineliminabile immediata conseguenza: il giudice penale, contestualmente alla condanna, deve adottare l'ordine di demolizione, senza poter esplicare alcuna valutazione e contemperamento tra l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica e altri interessi. Avendo il Legislatore già operato ogni giudizio di prevalenza dell'interesse pubblico attraverso la previsione dell'ordine di demolizione dell'intervento abusivo, quale strumento di ripristino dell'interesse collettivo tutelato e violato, conseguente all' avvenuto accertamento di responsabilità penale ex art. 44 DPR 380/01.

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Acque.DECRETO LEGISLATIVO 19 giugno 2025, n. 102

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Legislazione nazionale
Pubblicato: 07 Luglio 2025
Visite: 1621

Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, di attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualita' delle acque destinate al consumo umano
Entrata in vigore del provvedimento: 19/07/2025

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Urbanistica.Silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio inerente ad opere abusive realizzate in area sottoposta a vincolo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 07 Luglio 2025
Visite: 2433

Consiglio di Stato Sez. VI n. 4769 del 3 giugno 2025
Urbanistica.Silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio inerente ad opere abusive realizzate in area sottoposta a vincolo

Il silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio inerente ad opere abusive realizzate in area sottoposta a vincolo si perfeziona, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 35 e 32, comma 1, l. n. 47/1985 , unicamente in presenza del parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo medesimo e non anche in caso di parere negativo. Il silenzio-assenso non si perfeziona, infatti, per il solo fatto dell'inutile decorso del termine perentorio a far data dalla presentazione della domanda di sanatoria, essendo necessario che sussistano tutti i presupposti sostanziali, soggettivi e oggettivi, ai quali è subordinato il rilascio del condono. In ogni caso, il condono non può intendersi rilasciato nel caso in cui sia decorso il termine di ventiquattro mesi, previsto dall' art. 35, comma 12, l. 47 del 1985, ciò in quanto, nel caso di abusi in area vincolata, il termine per la formazione del silenzio-assenso decorre solamente dall'emanazione del parere favorevole, secondo quanto previsto dall' art. 32 della citata legge 47/1985

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Beni ambientali.Parere in sanatoria della soprintendenza e silenzio assenso

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 04 Luglio 2025
Visite: 5481

Parere in sanatoria della soprintendenza, il T.A.R. nega il silenzio assenso (art. 17-bis l. n. 241/90) ma il Consiglio di Stato è di diverso avviso.
Nota a margine della sentenza del T.A.R. Campania Napoli, Sez. VII, dell'11 giugno 2025, n. 4406

di Lorenzo Bruno MOLINARO

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Ambiente in genere.Finalità della VIA

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Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 04 Luglio 2025
Visite: 971

Consiglio di Stato Sez. IV n. 4831 del 3 giugno 2025
Ambiente in genere.Finalità della VIA

La valutazione di impatto ambientale ha principalmente il compito di verificare la compatibilità di un progetto considerando l’equilibrio tra i possibili effetti sull’ambiente e i benefici socio – economici previsti. Questa valutazione non riguarda solo aspetti tecnici, ma coinvolge anche scelte amministrative discrezionali, le quali sono sottratte al sindacato del giudice amministrativo, a meno che non emergano evidenti elementi di irrazionalità, illogicità e errori di fatto. La valutazione di impatto ambientale, quindi, non è solo un atto tecnico – amministrativo, ma costituisce anche un atto di indirizzo politico amministrativo relativo al corretto utilizzo del territorio, considerando una serie di interessi pubblici e privati contrapposti (urbanistici, naturalistici, paesaggistici e di sviluppo economico sociale). Nel processo di valutazione di impatto ambientale, l’amministrazione esercita un ampio margine di discrezionalità che non si limita a una valutazione puramente tecnica suscettibile di verificazione esclusivamente attraverso criteri oggettivi e misurabili. Al contrario, tale processo coinvolge un’elevata discrezionalità amministrativa e istituzionale nell’apprezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, andando oltre una mera valutazione tecnica e includendo considerazioni più ampie relativamente agli interessi in gioco. Soprattutto nel caso di realizzazione di diversi impianti, occorre avere riguardo alle dimensioni e all’impatto dell’opera finale sul territorio, risultando dalla somma di quella esistente con quella nuova, perché è l’opera finale nel suo complesso che, incidendo sull’ambiente, deve essere sottoposta a V.I.A.

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Urbanistica.Condono e acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio del comune

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 03 Luglio 2025
Visite: 1577

Cass. Sez. III n. 23466 del 24 giugno 2025 (CC 12 giu 2025)
Pres. Ramacci Rel. Noviello Ric. PM in proc. Grassia
Urbanistica.Condono e acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio del comune

Come si evince da una lettura sistematica, che tenga conto sia delle disposizioni in tema di acquisizione al patrimonio comunale sia del riferimento, nel  comma 25 dell'art. 32 del d.l. 369/2003, al "proprietario", quale avente diritto, a seguito di condono, all'annullamento delle acquisizioni al patrimonio comunale dell'area di sedime e delle opere abusive sopra questa realizzate e la cancellazione delle relative trascrizioni nel pubblico registro immobiliare, deve ritenersi che tale diritto di revoca spetti, successivamente all'intervenuto condono, solo a colui che, al momento della domanda di condono medesima era ancora proprietario dell'opera abusiva, e come tale regolarmente, quindi, legittimato, al deposito dell'istanza di sanatoria. Così che, in tal caso, l'acquisizione al patrimonio dell'opera ancora abusiva e, quindi, non ancora sanata attraverso il condono poi susseguente, deve ritenersi maturata successivamente alla istanza medesima, regolarmente proposta, così coincidendo con una data successiva alla legittima domanda di sanatoria la maturazione dei novanta giorni dall'ordine di demolizione, senza alcun adempimento dello stesso. 

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  • Elettrosmog.Procedimento di installazione delle infrastrutture per impianti radioelettrici 
  • Alimenti.Cattivo stato di conservazione
  • Beni ambientali.Ambito di applicazione dell'art. 167 del dlv 42/2004
  • Ecodelitti.Abusività della condotta
  • Urbanistica.L’autorizzazione unica per impianti di trattamento rifiuti e l’effetto di variante urbanistica: profili normativi e giurisprudenziali
  • Rifiuti.Misure di prevenzione e ripristinatorie
  • Caccia e animali.Abbattimento rituale
  • Urbanistica.Piani urbanistici 
  • Sviluppo sostenibile.La giurisprudenza amministrativa indica i limiti territoriali dell’ubicazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili
  • Acque.Competenza in tema di sanzioni amministrative

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