TAR Veneto Sez. III sent. 587 del 1 marzo 2010
Rumore. Codice civile e legge quadro

Il presupposto per l’applicazione dell’art. 844 del cod. civ. è la produzione di un danno al proprietario del fondo vicino, mentre il presupposto per l’applicazione dell’applicazione dell’art. 9 della legge n° 447 del 1995 è la sussistenza di eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell’ambiente.
REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO



N. 00587/2010 REG.SEN.
N. 00370/2006 REG.RIC.


Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)


ha pronunciato la presente


SENTENZA


Sul ricorso numero di registro generale 370 del 2006, proposto da:
Zanca Srl e San Martino Srl, in persona del rispettivo legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dagli avv. Raffaele Bucci e Luigino Maria Martellato, con domicilio legale presso la segreteria di questo Tribunale;


contro


Comune di Mussolente, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti di

Ferraro Roberto, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n° 2 in data 19 Dicembre 2005 emessa dal Sindaco del Comune di Mussolente;

Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 04/02/2010 il dott. Marco Morgantini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:


FATTO


Con il provvedimento impugnato il Sindaco del Comune di Mussolente ha ordinato alla Zanca SrL di non provocare, nell’esercizio dell’attività produttiva, rumori eccedenti la normale tollerabilità e, in particolare, ha vietato alla stessa lo svolgimento nell’area scoperta circostante i capannoni – e comunque all’aperto o con le porte dei capannoni aperte – di operazioni inerenti il proprio ciclo produttivo (scarico, movimentazione, macinazione e stoccaggio del materiale).

La motivazione fa esclusivo riferimento alla sentenza del Tribunale di Bassano del Grappa in data 8 Giugno 2005 con cui è stato ordinato alla Zanca SrL di non provocare nell’esercizio dell’attività produttiva rumori eccedenti la normale tollerabilità e, in particolare, è stato vietato alla stessa lo svolgimento nell’area scoperta circostante i capannoni – e comunque all’aperto o con le porte dei capannoni aperte – di operazioni inerenti il proprio ciclo produttivo (scarico, movimentazione, macinazione e stoccaggio del materiale).


DIRITTO


Il ricorso è fondato.

Il Sindaco del Comune di Mussolente ha semplicemente reiterato il contenuto della sentenza del Tribunale di Bassano del Grappa.

In realtà il Tribunale di Bassano del Grappa ha fatto riferimento ai presupposti previsti dall’art. 844 del cod. civ. per vietare la produzione di rumori eccedenti la normale tollerabilità, che recano danno al proprietario del fondo vicino.

Il potere cui ha fatto invece riferimento il Comune di Mussolente è quello previsto dall’art. 9 della legge n° 447 del 1995 che prevede che, in caso di eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell’ambiente, può essere ordinato il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l’inibitoria parziale o totale di determinate attività.

Dunque il presupposto per l’applicazione dell’art. 844 del cod. civ. è la produzione di un danno al proprietario del fondo vicino, mentre il presupposto per l’applicazione dell’applicazione dell’art. 9 della legge n° 447 del 1995 è la sussistenza di eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell’ambiente.

Ne consegue che il semplice richiamo alla sentenza del Tribunale Civile non è idoneo a cogliere i presupposti stabiliti per l’emanazione delle ordinanze sindacali di cui all’art. 9 della legge n° 447 del 1995, avendo la sentenza del Tribunale Civile presupposti differenti.

In relazione a quanto sopra il ricorso deve essere accolto.

Non sussistono motivi per condannare l’Amministrazione alle spese.


P.Q.M.


Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, Terza Sezione, pronunciandosi definitivamente sul ricorso in epigrafe, lo accoglie e, per l’effetto, annulla il provvedimento impugnato.

Nulla spese.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Venezia nella camera di consiglio del giorno 04/02/2010 con l'intervento dei Magistrati:

Giuseppe Di Nunzio, Presidente
Marco Buricelli, Consigliere
Marco Morgantini, Primo Referendario, Estensore

L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE


DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 01/03/2010