Cass. Sez. III n. 37578 del 3 ottobre 2008 (Ud 16 apr. 2008)
Pres. Altieri Est. Fiale Ric. Rao
Urbanistica. Recinzioni e muri e “concessioni in precario”
1. La realizzazione di “'recinzioni, muri di cinta e cancellate" può essere effettuata: contestualmente alla costruzione di un edificio ed, in tal caso, dovrà essere autorizzata con lo stesso provvedimento abilitativo che riguarda l'edificio medesimo; al servizio di un edificio preesistente: ed in tal caso potrebbe essere considerata alla stregua del regime delle opere pertinenziali; indipendentemente dall'esistenza e dalla costruzione di un fabbricato (con interventi assai variegati quanto alle caratteristiche costruttive ed ai materiali usati): ed in tal caso potrà farsi ricorso anche alla denuncia di inizio dell'attività, ma la disciplina da applicare dovrà essere individuata caso per caso.
2. Non può essere rilasciata una concessione edilizia c.d. "in precario", con la quale l'amministrazione comunale consenta una situazione di palese abuso edilizio (per contrasto con le prescrizioni urbanistiche di zona) sulla base del solo impegno del costruttore di rimuovere in futuro i manufatti contrastanti con le indicazioni di piano, anche su semplice richiesta dello stesso Comune e breve preavviso, in quanto, oltre a snaturare la tipicità della concessione di costruzione, non potrebbe avere altra funzione che quella di tollerare una situazione di evidente abuso edilizio
Urbanistica. Recinzioni e muri e “concessioni in precario”
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- Categoria principale: Urbanistica
- Categoria: Cassazione Penale
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