Urbanistica.Nozione di totale difformità
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Cass. Sez. III n. 45250 del 10 dicembre 2024 (CC 6 nov 2024)
Pres. Di Nicola Est. Bucca Ric. PM in proc.Luciano
Urbanistica.Nozione di totale difformità
Si è in presenza di una difformità totale rispetto all'organismo edilizio assentito "allorché si costruisca "aliud pro alio", e ciò è riscontrabile allorché i lavori eseguiti tendano a realizzare opere non rientranti tra quelle consentite, che abbiano una loro autonomia e novità, oltre che sul piano costruttivo, anche su quello della valutazione economico- sociale. Nell’art. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001 l'espressione "organismo edilizio" indica sia una sola unità immobiliare sia una pluralità di porzioni volumetriche e la difformità totale può riconnettersi sia alla costruzione di un corpo autonomo sia all'effettuazione di modificazioni con opere anche soltanto interne tali da comportare un intervento che abbia rilevanza urbanistica in quanto incidente sull'assetto del territorio attraverso l'aumento del c.d. "carico urbanistico". Difformità totale può aversi, inoltre, anche nel caso di mutamento della destinazione d'uso di un immobile o di parte di esso, realizzato attraverso opere implicanti una totale modificazione rispetto al previsto; il riferimento alla "autonoma utilizzabilità" non impone che il corpo difforme sia fisicamente separato dall'organismo edilizio complessivamente autorizzato, ma soltanto che conduca alla creazione di una struttura precisamente individuabile e suscettibile di un uso indipendente, anche se l'accesso a detto corpo sia possibile esclusivamente attraverso lo stabile principale
Urbanistica.Valutazione degli abusi edilizi
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 9679 del 3 dicembre 2024
Urbanistica. Valutazione degli abusi edilizi
La valutazione degli abusi edilizi e/o paesaggistici presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere che sono state eseguite, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio o al paesaggio non deriva da ciascun intervento singolarmente considerato, ma dai lavori complessivamente considerati nel loro contestuale impatto edilizio e paesistico
Urbanistica.Giudice penale e titolo abilitativo
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Cass. Sez. III n. 45587 del 11 dicembre 2024 (CC 14 nov 2024)
Pres. Ramacci Est. Scarcella Ric. Marro
Urbanistica.Giudice penale e titolo abilitativo
Il giudice penale non è vincolato nella valutazione ad esso spettante e relativa alla configurabilità del reato urbanistico, alla esistenza e persistente validità di un titolo abilitativo ove, fattualmente, ne emerga la illegittimità, non trattandosi di procedere alla sua disapplicazione. Inoltre, si è più volte affermato che in tema di reati edilizi, il giudice penale ha il potere-dovere di verificare in via incidentale la legittimità del permesso di costruire in sanatoria e la conformità delle opere agli strumenti urbanistici, ai regolamenti edilizi ed alla disciplina legislativa in materia urbanistico-edilizia, senza che ciò comporti l'eventuale "disapplicazione" dell'atto amministrativo ai sensi dell'art. 5 della legge 20 marzo 1865 n. 2248, allegato E, atteso che viene operata una identificazione in concreto della fattispecie con riferimento all'oggetto della tutela, da identificarsi nella salvaguardia degli usi pubblici e sociali del territorio regolati dagli strumenti urbanistici
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Urbanistica.Applicabilità art. 34-bis del TU edilizia
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Consiglio di Stato Sez. II n. 8591 del sentenza 28 ottobre 2024
Urbanistica.Applicabilità art. 34-bis del TU edilizia
La tolleranza del 2% prevista dall’art. 34-bis del d.P.R. n. 380/2001, rubricato “Tolleranze costruttive” è applicabile alle difformità realizzate nel corso della realizzazione di un progetto approvato e non anche alle ipotesidi scostamenti previsti in un progetto finalizzato alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi in conseguenza di un provvedimento repressivo di abusi.
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Urbanistica.Diritto all'abitazione ed esecuzione ordine di demolizione di immobile
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Cass. Sez. III n. 45425 del 11 dicembre 2024 (CC 27 nov 2024)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Vanacore
Urbanistica.Diritto all'abitazione ed esecuzione ordine di demolizione di immobile abusivo
Il diritto all'abitazione, riconducibile agli artt. 2 e 3 Cost. e all'art. 8 CEDU, non è tutelato in termini assoluti, ma è contemperato con altri valori di pari rango costituzionale, come l'ordinato sviluppo del territorio e la salvaguardia dell'ambiente, che giustificano, secondo i criteri della necessità, sufficienza e proporzionalità, l'esecuzione dell'ordine di demolizione di un immobile abusivo, sempre che tale provvedimento si riveli proporzionato rispetto allo scopo che la normativa edilizia intende perseguire, rappresentato dal ripristino dello status preesistente del territorio. L'autorità giudiziaria, nel dare esecuzione all'ordine di demolizione di un immobile abusivo costituente l'unica abitazione familiare, è tenuta a rispettare il principio di proporzionalità enunciato dalla giurisprudenza convenzionale nelle sentenze della Corte EDU, 21/04/2016, Ivanova e Cherkezov c. Bulgaria, e della Corte EDU, 04/08/2020, Kaminskas c. Lituania, a condizione che chi intenda avvalersene si faccia carico di allegare, in modo puntuale, i fatti addotti a sostegno del suo rispetto. Tali fatti non possono dipendere dalla inerzia del ricorrente ovvero dalla volontà sua o del destinatario dell'ordine, non potendo il condannato lucrare sul tempo inutilmente trascorso dalla data di irrevocabilità della sentenza, posto che l'ingiunzione a demolire trova causa proprio dalla sua inerzia.
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Ambiente in genere.Soggetto destinatario di una ordinanza contingibile e urgente
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Consiglio di Stato Sez. V n. 9216 del 18 novembre 2024
Ambiente in genere.Soggetto destinatario di una ordinanza contingibile e urgente
Il soggetto destinatario di una ordinanza contingibile e urgente non deve essere necessariamente il proprietario dell’area ma è sufficiente che ne abbia la materiale disponibilità, essendo questo il presupposto logico e materiale per l’esecuzione degli interventi per la rimozione della situazione di pericolo. L’ordinanza va rivolta nei confronti del soggetto che si trova in rapporto con la fonte di pericolo tale da consentire di eliminare il riscontrato pericolo di danno, indipendentemente dalla natura dal titolo in base al quale ha disponibilità del bene.
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- Urbanistica.Autorizzazione sismica in sanatoria non riconosciuta dall'ordinamento
- Rifiuti.Obblighi di bonifica e messa in sicurezza
- Danno ambientale.L’interesse a ricorrere dei comitati ambientalisti in relazione al criterio della vicinitas
- Urbanistica.Ambito di esercizio del potere di pianificazione urbanistica comunale
- Urbanistica.L’ordinamento non riconosce gli adempimenti postumi in tema di sicurezza delle costruzioni e tutela della pubblica incolumità
- Rifiuti. Abbandono e responsabilità
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- Ambiente in genere.Accesso alle informazioni ambientali e diniego
- Urbanistica. Sulla natura della sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione e sulla conseguente non applicabilità della CEDU e della Carta di Nizza
- Urbanistica.Il falso ideologico conseguente all’applicazione dell’art. 36-bis d.P.R. 380/2001
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