Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 38473 del 17 settembre 2019 (UP 31 mag 2019)
Pres. Andreazza Est. Corbo Ric. Bossone
Urbanistica.Tensostrutture
Le «tensostrutture» sono opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera, senza necessità del preventivo rilascio del permesso di costruire, solo quando sono funzionali a soddisfare esigenze contingenti e temporanee e destinate ad essere immediatamente rimosse entro un termine non superiore ai novanta giorni.
CGA Sicilia Sez. Giur. n. 892 del 11 ottobre 2019
Urbanistica.Contrasto tra le indicazioni grafiche del PRG e le prescrizioni normative
In caso di contrasto tra le indicazioni grafiche del piano regolatore generale e le prescrizioni normative, sono queste ultime a prevalere, in quanto in sede di interpretazione degli strumenti urbanistici le risultanze grafiche possono solo chiarire e completare quanto è normativamente stabilito nel testo, ma non possono sovrapporsi o negare quanto risulta da questo.
Cass.Civile Sez. unite n. 25021 del 7 ottobre 2019 (Ud.16 apr. 2019)
Pres. Mammone Est.Lombardo Ric.Curatela Fall. La Rosa
Urbanistica.Scioglimento della comunione relativa ad un edificio abusivo
In forza delle disposizioni eccettuative di cui all'art. 46, comma 5 del d.P.R. n. 380 del 2001 e all'art. 40, commi 5 e 6, della legge n. 47 del 1985, lo scioglimento della comunione (ordinaria o ereditaria) relativa ad un edificio abusivo che si renda necessaria nell'ambito dell'espropriazione di beni indivisi (divisione c. d. "endoesecutiva o nell'ambito del fallimento (ora, liquidazione giudiziale) e delle altre procedure concorsuali (divisione c. d. "endoconcorsuale”) è sottratta alla comminatoria di nullità prevista, per gli atti di scioglimento della comunione aventi ad oggetto edifici abusivi, dall'art. 46, comma 1, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e dall'art. 40, comma 2, della legge 28 febbraio 1985, n. 47
TAR Toscana Sez.II n. 1322 del 9 ottobre 2019
Ambiente in genere.VIA e violazione del termine per il rilascio del provvedimento
L’art. 19, comma 12, dlv 152\06 afferma che “i termini per il rilascio del provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA si considerano perentori ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2, commi da 9 a 9-quater, e 2-bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241”; ciò significa che la violazione dei termini stessi assume giuridica rilevanza solo “ai sensi e per gli effetti” di cui alle richiamate disposizioni degli artt. 2 e 2 bis della legge n. 241 del 1990, cioè ai fini di far valere la responsabilità dirigenziale, per richiedere il danno da ritardo o l’indennizzo, per attivare il potere sostitutivo, non già per inferirne la illegittimità del provvedimento per il solo fatto che sia stato emesso dopo la consumazione dei termini stessi.
Cass. Sez. III n. 40781 del 4 ottobre 2019 (UP 20 giu 2019)
Pres. Andreazza Est. Gentili Ric. Salsi
Urbanistica.Lottizzazione abusiva negoziale
Integra il reato di lottizzazione abusiva negoziale non solamente l’avvenuta cessione di una porzione immobiliare in maniera tale che, attraverso il suo frazionamento attuato per via contrattuale, ne sia irreversibilmente mutata la destinazione giuridica, ma, trattandosi di un reato di pericolo anche il compimento di atti che siano astrattamente idonei a dare corso ad una trasformazione del territorio diversa da quella divisata con gli strumenti di programmazione urbanistica adottati dagli organi competenti; atti fra i quali vi è anche, in caso di lottizzazione negoziale, anche la offerta in vendita dei singoli lotti abusivamente frazionati
Consiglio di Stato Sez. VI n.6576 del 1 ottobre 2019
Urbanistica.Natura di pertinenza di una piscina condominiale
E’ qualificabile come pertinenza una piscina condominiale allocata in un’area di sedime diversa da quella progettuale. D’altra parte una piscina, collocata in una proprietà privata e posta al servizio esclusivo della stessa, non ha una sua autonomia immobiliare ed è, invece, destinata a determinare un qualcosa che si pone al servizio dell'immobile principale. La natura pertinenziale determina l’inapplicabilità della regola demolitoria valevole per le variazioni essenziali, dovendo invece imporre una considerazione in concreto della procedura da adottare, una volta assodata la reale natura delle opere
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