Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 3550 del 24 aprile 2025
Urbanistica.Condono edilizio e vincolo paesaggistico
Ai sensi dell’art. 32, comma 27, lett. d) del d.l. n. 269 del 30 settembre 2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326 del 24 novembre 2003 (cd. ‘terzo condono’), le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili solo se, oltre al ricorrere delle ulteriori condizioni – e cioè che le opere siano realizzate prima della imposizione del vincolo, che siano conformi alle prescrizioni urbanistiche e che vi sia il previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo - siano opere minori senza aumento di volume e superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria). Pertanto, un abuso comportante la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo paesaggistico non può essere sanato.
Cass. Sez. III n. 18459 del 16 maggio 2025 (UP 3 apr 2025)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Bastone
Urbanistica.Ambito di applicazione art. 34-bis TUE
Le difformità "tollerabili" di cui all'art. 34 bis TUE riguardano interventi che siano realizzati in difformità dal titolo abilitativo ma nel corso della sua vigenza e non rispetto ad un titolo assai risalente nel tempo e quindi ormai cessato nella sua operatività. Le tolleranze altresì di cui ai commi 1 bis e 2 bis dell'art. 34 bis citato riguardano gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, cui non attengono quelli in questione.
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3541 del 24 aprile 2025
Beni culturali.Ambito di applicazione dei vincoli di tutela indiretta
L’art. 45 del d.lgs. 42/04 e s.m.i. conferisce al Ministero la facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messo in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva, la luce o ne siano alterate le condizioni ambientali o di decoro. Tale disposizione ha la precisa finalità di garantire la tutela indiretta agli immobili di interesse storico-artistico assicurandone l’integrità ed evitando che ne sia danneggiata la prospettiva e la luce o ne siano alterate le condizioni ambientali e di decoro. Nell’esercizio di tale funzione, non rileva la circostanza che i beni su cui ricadono le prescrizioni non confinino direttamente con un complesso monumentale di un'abbazia, attesa la sussistenza di una strada provinciale che divide i beni in argomento, poiché il vincolo indiretto può essere imposto anche su un’area che non sia direttamente contigua con l’immobile oggetto di tutela diretta.
Cass. Sez. III n. 18131 del 14 maggio 2025 (UP 20 feb 2025)
Pres. Sarno Est. Liberati Ric. Di Lucia ed altro
Ecodelitti.Struttura unitaria del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti
Il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti di cui all’art. 452-quaterdecies cod. pen. ha struttura unitaria, che non richiede che ciascun concorrente partecipi a ogni condotta di gestione illecita, essendo sufficiente, per poter ravvisare il concorso nell’unico reato abituale, la consapevolezza del legame esistente tra la condotta del singolo e quella degli altri concorrenti, collegate tra loro da un nesso di abitualità e dalla strumentalità alla gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti, oltre che dal fine di profitto.
E’ da rivedere il decreto ministeriale sui criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili
di Stefano DELIPERI
Corte EDU Sez. I 6 maggio 2025, n. 52854/18 – L.F. ed altri c. Italia
Ambiente in genere. Inquinamento causato da fonderia e condanna dell'Italia
Articolo 8 - Obblighi positivi - Vita privata - Mancata adozione da parte delle autorità nazionali di tutte le misure necessarie per garantire una tutela effettiva dei diritti dei ricorrenti rispetto all’inquinamento ambientale causato dalla continua attività di una fonderia situata vicino alle loro abitazioni nel comune di Salerno (regione Campania) - Ricorrenti, residenti entro sei chilometri dall’impianto, più vulnerabili alle malattie a causa dell’esposizione all’inquinamento - Nonostante gli effetti concreti delle misure adottate dopo il 2016 per minimizzare gli effetti nocivi dell’attività della fonderia, nell’autorizzare la prosecuzione dell’attività, le autorità non hanno tenuto conto dei precedenti effetti dannosi significativi sulla popolazione locale derivanti da un’esposizione prolungata all’inquinamento - Non è stato raggiunto un giusto equilibrio tra gli interessi in gioco
Articolo 46 - Esecuzione della sentenza - Misure generali - Lo Stato convenuto è libero di scegliere i mezzi con cui adempiere all’obbligo giuridico previsto da questa disposizione - I reclami dei ricorrenti ai sensi dell’articolo 8 potrebbero essere risolti affrontando adeguatamente i rischi ambientali, in modo che l’impatto ambientale della fonderia diventi pienamente compatibile con la sua ubicazione in un’area residenziale - Possibile trasferimento dell’impianto - Le autorità nazionali sono libere di utilizzare qualsiasi potere coercitivo previsto dal diritto interno o di negoziare una soluzione concordata con la società che gestisce la fonderia
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