Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. V, n. 7292 del 28/12/2018
Ambiente in genere.Perimetrazione riserva naturale
La presenza di una situazione di incertezza in parte addebitabile anche alla negligenza dell’Ente di tutela nella perimetrazione della Riserva naturale, nella cui area senza dubbio si colloca l’ampliamento dello stabilimento balneare da assentire, non può risolversi in danno dell’integrità ambientale e della conservazione delle aree protette o, comunque, nella dequotazione di tali beni, aventi valore preminente, a vantaggio di interessi meramente speculativi ed edificatori del privato. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)
Cass. Sez. III n. 734 del 9 gennaio 2019 (Ud 10 ott 2018)
Pres. Lapalorcia Est. Macrì Ric. Bonelli
Caccia e animali.Specie protette
Per l’integrazione del reato di cui agli artt. 30, comma 1, lett. b), 2, comma 1, lett. c), L. 157/1992 non è necessaria la specifica verifica della minaccia d’estinzione della specie, bastando che si tratti di specie particolarmente protetta, come indicato nell’allegato II della Convenzione di Berna,
TAR Sicilia (PA) Sez. III n.2756 del 27 dicembre 2018
Ambiente in genere.Valutazione di incidenza
La valutazione di incidenza si configura come un mezzo preventivo di tutela dell’ambiente, che si deve svolgere prima dell’approvazione del progetto, il quale deve poter essere modificato secondo le prescrizioni volte ad eliminare o ridurre l’incidenza negativa dell’opera progettata.
TAR Campania (SA) Sez. I n.1838 del 20 dicembre 2018
Sviluppo sostenibile.Impianti minieolici e principio di autoresponsabilità
Le esigenze di concentrazione dei procedimenti, di tempestività e di contenimento dei termini, poste alla base del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387 in materia di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sia in riferimento alle fattispecie di autorizzazione unica che di d.i.a., non può esonerare il richiedente, secondo il principio della autoresponsabilità, dalla presentazione della documentazione prescritta dalla normativa vigente, al fine di consentire all'Amministrazione di effettuare preventivamente gli opportuni controlli su quanto l'interessato intenda realizzare
TAR Liguria (GE) Sez. I n. 956 del 10 dicembre 2018
Urbanistica.Esenzione dal pagamento del contributo di costruzione
L’art. 17, comma 3, lettera c), del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nella parte di specifico interesse, stabilisce che “il contributo di costruzione non è dovuto: per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti”. La ratio di tale previsione si identifica chiaramente con l’agevolazione degli interventi preordinati al soddisfacimento di esigenze della collettività, onde evitare che siano imposti oneri concessori al soggetto che interviene per l’attuazione del pubblico interesse. Per integrare la fattispecie normativa, peraltro, si rende necessario il concorso di due requisiti: uno di carattere oggettivo e l’altro di carattere soggettivo. Non è sufficiente, cioè, che l’intervento riguardi opere pubbliche o di interesse generale (requisito oggettivo), ma si richiede anche che le opere siano realizzate da un “ente istituzionalmente competente” (requisito soggettivo).Sotto quest’ultimo profilo, condivisa giurisprudenza ha chiarito che la nozione di “enti istituzionalmente competenti” non comprende solo i soggetti pubblici, ma anche i soggetti privati, purché l’opera sia realizzata per conto di un ente pubblico
Corte EDU I Sezione
AFFAIRE CORDELLA ET AUTRES c. ITALIE
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