Ambiente in genere.Valutazione impatto ambientale e discrezionalità della pubblica amministrazione
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Consiglio di Stato Sez.IV n. 7884 del 1 ottobre 2024
Ambiente in genere.Valutazione impatto ambientale e discrezionalità della pubblica amministrazione
Le scelte effettuate con il giudizio di compatibilità ambientale hanno natura ampiamente discrezionale e sono giustificate alla luce dei valori primari ed assoluti coinvolti. Nel rendere il giudizio di valutazione di impatto ambientale, l’amministrazione esercita un’amplissima discrezionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico, in quanto tale suscettibile di verificazione tout court sulla base di oggettivi criteri di misurazione, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa e istituzionale in relazione all’apprezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti; la natura schiettamente discrezionale della decisione finale risente dunque dei suoi presupposti sia sul versante tecnico che amministrativo.
Rifiuti.Combustione illecita ed obblighi di bonifica
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Cass. Sez. III n. 37236 del 10 ottobre 2024 (UP 10 lug 2024)
Pres. Ramacci Est. Zunica Ric. Calderone
Rifiuti.Combustione illecita ed obblighi di bonifica
L’art. 256 bis, comma 5, del d. lgs. n. 152 del 2006, nel richiamare la necessità della bonifica e del ripristino del sito dove è avvenuta la combustione illecita di rifiuti, non specifica i soggetti cui spettano tali obblighi, ma dalla lettura complessiva della normativa di riferimento risulta evidente che gli stessi vadano individuati sia nel proprietario dell’area che abbia dolosamente o colposamente cagionato l’inquinamento del sito, sia nell’autore della violazione ambientale che ha determinato il deterioramento dell’area.
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Rifiuti.Rifiuti inerti
Rifiuti inerti – EOW - dm n. 127/2024. Dichiarazione sostitutiva dpr 445/2000
di Cinzia SILVESTRI
Urbanistica.Variante urbanistica che interessi aree determinate del PUC e motivazione
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Consiglio di Stato Sez. II n. 7777 del 25 settembre 2024
Urbanistica.Variante urbanistica che interessi aree determinate del PUC e motivazione
L'obbligo di una puntuale motivazione delle scelte urbanistiche nell'ipotesi di una variante urbanistica che interessi aree determinate del P.U.C. è attenuato in presenza dell'adozione di un nuovo strumento urbanistico o di una variante generale al piano regolatore che diano vita a una nuova e complessiva definizione del territorio comunale. È intuitivo, infatti, che in tali ipotesi non è in discussione la destinazione di una singola area, ma il complessivo disegno di governo del territorio da parte dell'ente locale, di modo che la motivazione non può riguardare ogni singola previsione (o zonizzazione), ma deve avere riguardo, secondo criteri di sufficienza e congruità, al complesso delle scelte effettuate dall'ente con il nuovo strumento urbanistico
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Urbanistica. Lottizzazione abusiva caratteristiche e momento consumativo del reato
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Cass. Sez. III n. 37639 del 14 ottobre 2024 (UP 15 feb 2024)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Polese
Urbanistica. Lottizzazione abusiva caratteristiche e momento consumativo del reato
Fattispecie relativa alla realizzazione in area a destinazione agricola di struttura ricettiva
(n. 14 massime all'interno del documento con riferimento alle pagine della motivazione)
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Urbanistica.Pianificazione e discrezionalità del Comune
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 7790 del 25 settembre 2024
Urbanistica.Pianificazione e discrezionalità del Comune
Rientra nella piena discrezionalità del Comune, in sede pianificatoria, la possibilità di imprimere ad una determinata zona un certo regime urbanistico-edilizio. Per tale ragione, la destinazione data dagli strumenti urbanistici alle singole aree del territorio non necessita di apposita motivazione, salvo che particolari situazioni abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di privati. All’ampia discrezionalità di cui godono gli enti in sede di pianificazione urbanistica del territorio comunale corrisponde un sindacato giurisdizionale di carattere estrinseco e limitato al riscontro di palesi elementi di illogicità e irrazionalità apprezzabili ictu oculi; a tale sindacato è, viceversa, estraneo l’apprezzamento della condivisibilità delle scelte, profilo appartenente alla sfera del merito. L’onere di motivazione gravante sull’amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico è di carattere generale e risulta soddisfatto con l’indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e “mirata”, salvo i casi in cui esso incida su zone territorialmente circoscritte, ledendo legittime aspettative.
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