Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 467 del 1 luglio 2024
Urbanistica.Conferenza di servizi e variante allo strumento di pianificazione comunale
L’esito della conferenza di servizi prevista nell’ambito del procedimento ex art. 208 d.lgs. n. 152/2006 non costituisce variante allo strumento di pianificazione comunale, atteso che se è vero che tramite il procedimento di cui alla disposizione citata può essere disposta una variante allo strumento urbanistico, al fine di adeguare le previsioni dello stesso al progetto proposto, è altrettanto vero che tale conseguenza presuppone il favorevole parere del Comune che, diversamente, verrebbe esautorato dall’esercizio dei poteri che nella materia de qua sono ad esso normativamente attribuiti. La conferenza di servizi è, infatti, uno strumento di semplificazione procedimentale (essendo disciplinata nell’ambito del Capo IV della legge 241/1990, dedicato per l’appunto alla «semplificazione dell’attività amministrativa»), ma non implica alcuna alterazione dell’ordine delle competenze, che devono pertanto essere pur sempre esercitate, sebbene con le peculiari modalità ivi stabilite, dagli enti titolari delle stesse. Deve, peraltro, essere ribadito che nell’ambito delle valutazioni di carattere urbanistico l’amministrazione gode di ampia discrezionalità, così che le stesse possono essere sindacate solo se affette da manifesta illogicità, arbitrarietà ed evidente travisamento dei fatti.
Il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa
(Terzo scritto di approfondimento)
di Massimo GRISANTI
Consiglio di Stato Sez. IV n. 5563 del 24 giugno 2024
Urbanistica.Vincoli conformativi ed espropriativi
Sono conformativi e non espropriativi i vincoli che prevedono “attrezzature e servizi realizzabili anche ad iniziativa privata o promiscua, in regime di economia di mercato”. Secondo logica però, perché un’opera possa dirsi realizzabile a iniziativa anche privata deve trattarsi anzitutto di un’opera che il privato destinatario del vincolo potrebbe realizzare da sé solo, senza bisogno di utilizzare beni di terzi. Perché la stessa opera e si possa dire realizzabile in economia di mercato, deve poi trattarsi di un’opera che possa produrre una qualche utilità economica attraverso lo scambio con terzi, come nel tipico caso dei parcheggi a pagamento. Questi requisiti non sussistono nel caso in cui l’opera comporti l’utilizzo di un terreno, e quindi di terzi rispetto a coloro i quali la devono realizzare e nulla abbia di mercato, essendo un tratto di strada aperto al pubblico transito. In tal caso l vincolo ha natura espropriativa.
TAR Lombardia (MI) Sez. IV n. 2010 del 28 giugno 2024
Urbanistica.Demolizione di container roulotte e piscina prive di titolo abilitativo
E’ legittima l’ordinanza di demolizione di opere realizzate in area agricola in assenza di titolo abilitativo, consistenti in un container – in cui sono stati posizionati una cucina a gas e alcuni arredi - due roulotte e una piscina in quanto non possono considerarsi finalizzate a soddisfare esigenze temporanee e la destinazione ad uso abitativo – incompatibile con la destinazione agricola dell’area - si evince anche dalla presenza degli impianti idrico ed elettrico.
TAR Campania (NA) Sez. VI n. 3961 del 26 giugno 2024
Urbanistica.Legittimità della notifica dell’ordinanza di demolizione a persona di famiglia
La consegna dell'atto da notificare "a persona di famiglia", secondo il disposto dell'art. 139, comma 2, c.p.c., non postula necessariamente né il solo rapporto di parentela - cui è da ritenersi equiparato quello di affinità - né l'ulteriore requisito della convivenza del familiare con il destinatario dell'atto, non espressamente menzionato dalla norma, risultando, a tal fine, sufficiente l'esistenza di un vincolo di parentela o di affinità il quale giustifichi la presunzione, iuris tantum, che la "persona di famiglia" consegnerà l'atto al destinatario stesso; resta, in ogni caso, a carico di colui che assume di non aver ricevuto l'atto, l'onere di provare il carattere del tutto occasionale della presenza del consegnatario in casa propria, senza che a tal fine rilevino le sole certificazioni anagrafiche del familiare medesimo.
Il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa
(Secondo scritto di approfondimento)
di Massimo GRISANTI
Pagina 27 di 597